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VAL DI FIEMME. 7 MERAVIGLIE, 4 PARADISI
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- Scritto da Marco Morelli
LE 7 MERAVIGLIE DI FIEMME
Gli assetati di bellezza in Val di Fiemme incontrano spettacoli cromatici d'incanto, fra monumenti naturali e monumenti del passato. Scopriamo sette luoghi proprio imperdibili.
1 Il tramonto dolomitico
Le pareti rocciose delle Dolomiti UNESCO dipingono uno spettro cromatico che va dal giallo chiaro al rosso fuoco, per poi attenuarsi in delicate sfumature di viola. In Val di Fiemme questo spettacolo, conosciuto con in nome di Enrosadira, va in replica per tutta l'estate sia all'alba, sia al tramonto, sulle pareti rocciose del Latemar e delle Pale di San Martino.
Raccontano tutti i segreti delle Dolomiti e 230 milioni di storia del mondo il Museo Geologico delle Dolomiti di Predazzo e il sentiero Geotrail Dos Capèl. È possibile ammirarlo sia dai paesi della valle, sia dalle quote alte, come l'Altopiano di Lavazé e le cime di Predazzo, Bellamonte, Pampeago e dell'Alpe Cermis.
2 L'oasi dei cervi nelle Foreste dei Violini
Tra i mammiferi che popolano la Val di Fiemme, sicuramente i più appariscenti sono i cervi. Nel Parco Naturale di Paneveggio Pale di San Martino è possibile ammirarle i loro comportamenti nella natura. L'oasi degli ungulati è circondata da una passeggiata e protetta da un recinto che permette di fotografarli a distanza ravvicinata. I cervi vivono nel Parco fra le Foreste dei Violini della Val di Fiemme, dove crescono gli abeti rossi di risonanza. Il legno di questi abeti un tempo era amato da Stradivari e tutt'oggi è apprezzato dai liutai di tutto il mondo. Qui si possono attraversare il ponte trasparente del sentiero Marciò e due ponti tibetani sul torrente Travignolo. Merita un'escursione anche la fortezza austroungarica: Forte Dossaccio. Per saperne di più sulla flora e la fauna si visita il Centro Visitatori del Parco a Paneveggio.
3 La guglia Torre di Pisa
Sul Latemar c'è una delle guglie dolomitiche più fotografate. La Torre di Pisa si chiama così per la sua vistosa pendenza. Si raggiunge questo monumento naturale alto 40 metri, salendo da Predazzo, con la cabinovia che porta a Gardoné e quindi con la seggiovia che accompagna a Passo Feudo. Qui si procede su un sentiero un po' ripido (n° 516) ma che regala grande soddisfazione. Sul percorso si incontrano curiosi "omeneti" (uomini di pietra), sono segnavia di sassi creati dagli escursionisti per segnalare il percorso in caso di nebbia.
4 La Catena del Lagorai con i suoi laghi cristallini
La sequenza di cime della Catena del Lagorai si sviluppa per 70 chilometri. Un lungo tratto sovrasta la Val di Fiemme, e sembra disegnare nel cielo sagome di gigantesche onde che increspano e scivolano.
L'incontaminata Catena del Lagorai è un po' l'alter ego delle Dolomiti. Se le rocce calcaree di dolomia non trattengono un filo d'acqua, ma incantano con riflessi rossastri, le rocce porfiriche del Lagorai sono preziosi scrigni d'acqua verde smeraldo. Alcuni laghi si circondano di rododendri, altri da prati, altri ancora sono incastonati nelle rocce. Sul Lagorai, dove osano le aquile, si può camminare per giorni senza incontrare un essere umano. È uno degli ultimi territori alpini rimasti intatti. Sono 14 gli specchi d'acqua del Lagorai che dominano la Val di Fiemme. Alcuni sono raggiungibili facilmente, altri richiedono gambe allenate. Eccoli: Lago delle Buse, Lago di Montalon, Lago delle Stellune, Laghi delle Buse Basse, Lago di Forame, Laghetti di Lagorai, Laghetti di Bombasèl (raggiungibili con gli impianti di risalita dell'Alpe Cermis e una facile camminata), Lago Lagorai, Laghetti delle Aie, Lago Brutto, Lago delle Trote, Lago di Moregna, Laghetto Caserina e Lago di Cece (raggiungibile con un sentiero accessibile ai disabili). A due passi da Fiemme, nel Parco di Paneveggio, meritano una passeggiata anche i Laghetti di Colbricon.
5 L'Altopiano di Lavazé
A 8 km da Varena, si spalanca su incantevoli scorci dolomitici l'Altopiano di Lavazé: uno fra gli ambienti più affascinanti della Val di Fiemme. L'immensa distesa di prati, incorniciati da abeti, larici e cirmoli, è sovrastata dalla Pala di Santa (2.488 m.). Dall'altopiano si gode un ampio panorama sul Catinaccio e sul Latemar. A un'altitudine di 1805 metri si apre un palcoscenico da attraversare a piedi o in mountain bike, fra degustazioni nei rifugi. Gli amanti dei fiori scoprono un meraviglioso giardino di biodiversità sull'Altopiano di Lavazé.
6 La cascata di Cavalese
È proprio curioso il getto d'acqua di Cavalese che scende dalla meravigliosa Val Moena: disegna un dito indice puntato verso il cielo. Due ponticelli offrono due emozionanti punti di vista. Quello ai piedi della cascata restituisce tutta l'energia di uno scroscio potente che nebulizzandosi arriva a sfiorare il volto dell'osservatore. Il ponticello sopra la Cascata fa vivere l'ebbrezza di un salto liquido nel vuoto.
Nei dintorni: Dalla cascata, un sentiero porta al Pezo del Gazolin, un abete rosso monumentale con 5 metri di circonferenza.
7 Il Palazzo della Magnifica Comunità di Fiemme
L'ente millenario della Magnifica Comunità di Fiemme ha sede in un palazzo storico di Cavalese che ospita la pinacoteca, il museo e l'archivio di manoscritti, statuti e scritture. La storia della Magnifica risale al 1.111. Il Palazzo fu fatto costruire nel medioevo dai Principi Vescovi di Trento come sede dei loro grandi Vicari e residenza estiva. Di origini trecentesche, il palazzo divenne nel 1850, sede della Magnifica Comunità di Fiemme. I complessi lavori di restauro hanno restituito al palazzo l'antico splendore. Un'illuminazione discreta dona al museo e alla sua pinacoteca un'atmosfera intrisa di mistero, proiettando qua e là sorprendenti geometrie luminose che esaltano la bellezza dei dipinti e degli affreschi. Si affacciano alle pareti 150 capolavori della Scuola pittorica di Fiemme. Nelle prigioni i visitatori possono impugnare le torce per illuminare le scritte incise dai carcerati. Queste celle, nel Cinquecento, sono state anche le crudeli gattabuie in cui furono rinchiuse le così dette streghe di Cavalese.
I 4 PARADISI DI FIEMME
Aria pulita, paradisi incontaminati lontani dal traffico. Nei piani alti della Val di Fiemme la creatività vola libera e spalanca lo sguardo. Intorno alle quote 1.200 e 2.200 metri incontriamo il parco d'arte ambientale più alto del mondo e tre parchi della fantasia che raccontano la natura attraverso il gioco.
1 Il parco d'arte RespirArt di Pampeago
A Pampeago, a quota 2200 m., c'è il parco d'arte RespirArt. Nel giro ad anello di 3 chilometri 27 installazioni d'arte dialogano con le guglie dolomitiche del Latemar. Il parco attrae artisti da tutto il mondo. A completare le loro opere sono il sole, il vento, la pioggia e la neve. Il parco si raggiunge con la seggiovia Agnello. Saranno ospiti della Manifestazione d'arte ambientale RespirArt 2020, quattro artisti internazionali: Patrizia Giambi, Jano Sicura, Gabriele Meneguzzi e Vincenzo Sponga. Le loro installazioni saranno inaugurate dalla giornalista e conduttrice del TG2 Maria Concetta Mattei, durante il RespirArt Day, la festa itinerante di sabato 25 luglio 2020.
2 La MontagnAnimata di Predazzo
A Predazzo gli impianti di risalita accompagnano nella MontagnAnimata del Latemar a quota quote 1.650. Qui le famiglie esplorano la natura anche attraverso le fiabe, i gioco-libri e i giochi interattivi del Difr. Raccontano fiabe e storie di montagna due fantasiosi sentieri tematici: la Foresta dei Draghi e il Sentiero del Pastore Distratto. Divertenti spettacoli itineranti rivelano i segreti di draghi, gargolle, dahù, clown, geologi, api, falegnami, pastori, e malgari. Libera risate adrenaliniche l'Alpine Coaster Gardoné, un bob su monorotaia che sfreccia nel bosco.
La fantasia vola ancora più in alto: la seggiovia Feudo accompagna a quota 2.200 m. nel Giardino storto del Dahù e nel sentiero Geotrail Dos Capèl.
3 Il Giro d'Ali di Bellamonte
Il Giro d'Ali, a quota 1.750 m., è un percorso acquatico che si snoda a Bellamonte tra prati, cascatelle, scale di pietra sommerse, ponticelli sospesi, giochi in legno che galleggiano su piccoli specchi d'acqua e curiose zattere che assumono forme di uccelli. Chi gioca con l'anatra nuotatrice, chi si avventura alla ricerca dell'oro con il setaccio, chi rincorre l'Uovo in pista, chi scopre la vita dei volatili sul sentiero Frainus.
Il Giro d'Ali si raggiunge con la Cabinovia Bellamonte 3.0. Uno degli ovetti ha il fondo trasparente: Nidoplano.
4 Cermislandia dell'Alpe Cermis
A Cavalese la cabinovia dell'Alpe Cermis conduce nel regno di Cermislandia, un allegro paradiso del divertimento che offre la possibilità di giocare all'aria aperta, conoscere nuovi amici e regnare indisturbati. A quota 1.280 m., i bambini, attraverso curiose attività giornaliere, stabiliscono un rapporto di totale empatia con la natura, mimetizzandosi con il sottobosco, gli animali, i boscaioli e le creature magiche della leggenda. Quindi, si arrampicano sugli alberi come scoiattoli nel nuovo Parco Avventura Cermis.
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Una pausa golosa nelle Dolomiti dall'11 maggio al 31 ottobre 2020.
Tre notti in Agritur della Val di Fiemme, a partire da 190 euro a persona con trattamento B&B, una cena Tipica Trentina, una merenda golosa accompagnata da "Birra di Fiemme", visite guidate alla scoperta dei prodotti tipici. L'offerta include Speck & Spa, il buono sconto di € 15 da spendere in prodotti tipici o nei centri benessere e la Fiemme Guest Card che include l'utilizzo degli impianti di risalita in Val di Fiemme a soli 7 € per tutta la durata della Card, mobilità in tutto il Trentino, l'ingresso al Parco naturale di Paneveggio, ai musei e ai castelli del Trentino e ogni giorno una vasta scelta di attività divertenti nella natura.
PRENOTA: ApT Val di Fiemme, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
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