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CARLO TAMBURINI. ALLA GUIDA DI UNA FERRARI 296 GT3, PER AVVERARE UN SOGNO.

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È giovane, talentuoso, pure bello come tanti campioni della formula 1 che hanno fatto la storia del motorsport: stiamo parlando di Carlo Tamburini, un pilota automobilistico italiano, nato a Mantova il 23 febbraio 2005.
È considerato un astro nascente nel mondo del motorsport internazionale, avendo ottenuto vittorie e importanti passaggi di categoria in pochi anni. La sua carriera è iniziata nel kart nel 2014, per poi passare alle auto da corsa nel 2020 con la Formula 4. Nel 2021 ha trionfato in vari autodromi italiani in Formula 4 e ha debuttato nel mondo delle ruote coperte, conquistando pole position e vittoria a Monza. Nel 2022 ha gareggiato nel TCR Italy e nel 2023 ha corso in GT3 con BMW Italia - Ceccato Racing, ottenendo quattro vittorie nella classe GT3 Pro-Am. Nel 2024, Tamburini è stato pilota ufficiale Maserati Corse per il team LP Racing nel Campionato Europeo GT2, dove ha ottenuto 3 pole position, 4 vittorie e il titolo di vicecampione.
Per il 2025, è pilota del team Easyrace con Ferrari 296 GT3, partecipando alle gare di durata del Campionato Italiano Gran Turismo. Ma facciamocela raccontare da lui la sua carriera, visto che lo abbiamo incontrato ai box in un momento di pausa.

"La mia è una passione presa da mio papà: ho iniziato coi Go-kart a 8 anni. Ricordo che il giorno del mio compleanno ricevetti come regalo la mia prima prova in pista con un kart di quelli a scoppio, diciamo professionali. L'anno dopo, quindi nel 2015, ho iniziato con le prime gare di un campionato italiano kart e ho continuato fino al 2020 nelle varie categorie. Sfruttando anche un po' la pausa per la pandemia, ho per così dire utilizzato l'anno per switchare passando dal kart alle auto vere e proprie. Nel 2021 ho disputato la prima gara in Formula 4 con la stessa autovettura che poi ho utilizzato anche l'anno successivo. Un'esperienza che mi ha consentito di conoscere bene tutti gli autodromi italiani importanti ed ambientarmi nel mondo delle auto da corsa. Dopo i primi successi nel 2022 sono passato al mondo delle ruote coperte, auto diciamo derivate dai modelli stradali e modificate per le corse. Ho corso nel TCR Italy con la Honda Civic Type R e ho ottenuto la mia prima vittoria contro piloti professionisti. E' stata una stagione importante proprio per il livello tecnico delle gare che ho potuto fare ed anche perchè ho iniziato ad affermarmi come pilota. L'anno dopo, nel 2023, ho disputato il campionato italiano Gran Turismo con BMW Italia: per la prima volta mi son trovato a dividere l'abitacolo e a correre in equipaggio con altri piloti, un'esperienza importante al di là delle differenze tecniche tra le varie auto. L'anno scorso ho affrontato la prima esperienza europea disputato il campionato europeo Fanatec GT due con la Maserati MC 20, un'auto nuova che ho praticamente portato al debutto. Ho ottenuto la prima pole position, la prima vittoria e, soprattutto, ho ottenuto quattro vittorie durante l'anno. Da notare che sono stato il pilota che ha realizzato più pole position anche se, alla fine, abbiamo concluso come vice campioni europei. Quest'anno sono rimasto con un te am italiano ma son passato, appunto, a Ferrari nel campionato italiano Gran Turismo, quindi un campionato che avevo già affrontato nel 2023".

Dopo le prime gare quali sono le sue sensazioni al riguardo della nuova categoria?
"Di gare finora ne abbiamo fatte solo una a Misano, la mitica "Tre ore di Misano" dove abbiamo terminato la gara in seconda posizione. L'equipaggio è composto da due professionisti (io e Luigi Coluccio) e un amatore (Leonardo Gorini) che è lo stesso pilota con cui condividevo la Maserati l'anno scorso. Per la prima gara sono rimasto molto soddisfatto in qualifica mentre abbiamo avuto un po' di difficoltà causa il traffico in pista, dato che ci sono molte macchine che corrono. Domenica invece, in gara, siamo andati molto bene: io ho fatto la partenza e ho guadagnato subito sei posizioni passando da undicesimo alla quinta posizione: è stato un po' il momento decisivo della gara, che ci ha messo nelle condizioni poi di salire sul podio alla fine delle tre ore. Siamo andati forte tutti e tre, e siamo rimasti soprattutto fuori dai guai perché con 41 macchine in pista, quindi tanta tanta confusione in alcuni momenti della gara, diventano tante le possibilità di fare errori, sia coi cambi pilota che per i rifornimenti e i cambi gomme: però direi che siamo riusciti a fare una gara pulita; abbiamo ottenuto, secondo me, un super risultato contando che era la prima gara con questa auto e non ho potuto fare molti test invernali per collaudarla. Quindi contento!"

Essere alla guida di un motore Ferrari quali sensazioni le sta regalando?
"Ferrari sicuramente è il brand più conosciuto al mondo e qualsiasi persona al mondo sa cos'è Ferrari. Quindi questo vale sicuramente un'emozione diversa, proprio perché parliamo di un brand che ha un qualcosa di diverso. Tutti lo conoscono anche in Formula 1 e anche se non vince da molti anni rimane comunque la squadra corse che ha più tifosi a livello mondiale; quindi, mi ripeto, c'è un qualcosa di davvero speciale. La 296 è bellissima da guidare anche perché è molto corta al passo corto e compatta, quindi molto agile, molto aerodinamica. Io mi sento onorato di correre per Ferrari, perché penso che sia un po' il sogno di tanti bambini e, soprattutto, di tanti italiani. Sarà un'annata che rimarrà sicuramente nel mio cuore ancor prima che nella mia carriera: certo, spero poi di continuare con Ferrari dato che mi trovo bene con la macchina, però vedremo in futuro che accadrà".

Quali difficoltà sta trovando rispetto alla stagione scorsa?
"Difficoltà particolari non ne ho avute, l'adattamento con la macchina è andato molto bene; ma lo sapevo, perché avevo già parlato con altri piloti che mi avevano un po' spiegato com'era la 296 che si adatta bene al mio stile di guida. Sicuramente soffriamo in generale un po' di motore perché, essendo così veloce in curva, così prestazionale, il campionato per bilanciare i vari marchi ci rallenta un po' il rettilineo, ci toglie un po' di cavalli e quello sicuramente è un qualcosa di cui soffro più dell'anno scorso, dove la maggior parte delle gare eravamo messi bene di motore. Però non ho avuto grandi difficoltà e mi sto trovando bene con la macchina e mi sto trovando bene col team e coi compagni.

Su cosa state puntando per migliorare le prestazioni?
"Sicuramente per andar forte bisogna sempre tenersi aggiornati e cercare sempre, anche quando la macchina va già bene, di capire cosa si potrebbe migliorare, soprattutto con una macchina come questa che è molto molto sviluppata ed ha un sacco di potenzialità e possibilità, ad esempio di cambiamenti di settaggi sia elettronici che meccanici. In altre parole ci sono un sacco di cose da provare, e per fare ciò servirebbe ancora più tempo in pista per provarle tutte ma comunque cerchiamo sempre, anche come a Misano quando la macchina già dall'inizio del weekend andava bene, di trovare qualcosa con l'assetto che ci faccia andare ancora più forte. In questo campionato è anche importante poi essere intelligenti con la strategia di gara, con il saper quando rischiare ed essere aggressivi e quando magari invece tenersi un po' di margine per risparmiare le gomme, etc. Stiamo quindi operando un po' su tutte queste cose".

Quali sono i suoi obiettivi per quest'annata?
"Direi continuare come abbiamo iniziato sarebbe ottimale: l'italiano è un campionato super competitivo quest'anno, rispetto anche agli anni scorsi quando ci avevo corso io. Il livello del campionato è davvero alto ed è uno dei motivi, infatti, per cui sono tornato qui: oltre alla possibilità di correre con Ferrari il mio desiderio era anche per confrontarmi con avversari di livello così alto e con così tanti competitor, perché siamo davvero in tanti! E quindi si, l'obiettivo è fare altre gare pulite perché, alla fine, penso sia la chiave anche in un campionato con così pochi appuntamenti cercare, tra virgolette, di non sbagliare mai e, quindi, anche quando magari non si può ambire a una vittoria perché in quel weekend manca qualcosina di prestazione, fare comunque il massimo, non commettere errori per arrivare fino all'ultima gara in lotta per il campionato.
Adesso vedremo che accadrà a Monza, perché è appunto difficile fare valutazioni con solo una gara alle spalle; però sicuramente, dato che siamo partiti bene, direi che possiamo solo continuare in questa direzione. Tra gli obiettivi, ovviamente, c'è quello di tenere il mio nome in considerazione nell'ambiente del paddock e quindi degli addetti ai lavori perché è importante per la mia carriera professionale essendo io così giovane. Affermarsi va di pari passi coi risultati che si ottengono quindi ci tengo anche ad andare bene in qualifica, quindi ho davanti un lavoro a 360 gradi che mi affascina a che mi stimola a dare sempre il meglio".

In bocca al lupo Carlo, da parte di tutti noi di MCG magazine.

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